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Comunicato stampa | La città della stella

Brundibar degli orchi

Esce per le Edizioni Gruppo Abele La città della stella, di Sebastiano Ruiz Mignone e Maria Luce Possentini. Il libro racconta la storia di Honza, 14 anni e tanto coraggio, e dei suoi amici, che come lui vengono rinchiusi nella città di Terezin, una città a forma di stella, nella quale le persone vivevano in pace. Ma un giorno arrivarono gli orchi…e la guerra. La gente che ci abitava fu trasferita altrove e la città fu destinata ad altri occupanti, che la stella (a sei punte) la portavano appuntata sul petto.

Il libro

Honza è un ragazzo di quattordici anni, «l’età dei giochi». Porta una stella cucita sul cappotto, una stella che non ha scelto di indossare e che proprio non gli piace. Come non piace a tutti i bambini e le bambine di Terezín: la città della stella. Vorrebbero strapparla via dai vestiti, e sentirsi finalmente liberi. Ma possono farlo solo per gioco, per finta, mentre mettono in scena la storia di Brundibar, sorretti dalla musica di uno sgangherato pianoforte e dall’affetto di uno zio che si occupa di loro.
A volte disegnano, anche se non hanno colori, oppure cantano in coro. E le note della musica si alzano in volo libere come farfalle.

Memoria è garanzia

Che non accada più, che la dignità della persona rimanga al centro della politica e della società, che non si dimentichi il dolore di alcuni per la sopravvivenza degli altri, che la resistenza sia e rimanga un valore contro l’inciviltà.
Continua il viaggio nella memoria cominciato con la pubblicazione Chi sono io? Storie di identità e ritrovamenti, dedicato al periodo buio della dittatura argentina.
Tra il 1941 e il 1945 Terezín, la città della stella, fu un campo di concentramento. La propaganda razzista del regime nazionalsocialista, per nasconderne l’atroce realtà, presentò questo luogo come “modello di insediamento ebraico”. Ma la verità storica ci rammenta che qui transitarono, soffrirono, morirono decine di migliaia di persone. Furono oltre 140.000 gli ebrei giunti a Terezín, tra loro uomini, donne e bambini. Nel 1945, alla fine del conflitto, i bambini rimasti in vita erano solo un centinaio.
Quella di Honza e dei suoi amici è una storia di speranza, di desiderio di libertà, di avversione alla barbarie della guerra. È una storia di verità che dovremmo leggere, piccoli e grandi insieme, per riconoscere il valore della memoria e della pace.

Gli autori

Sebastiano Ruiz Mignone, torinese, da oltre vent’anni autore di narrativa per ragazzi, ha pubblicato più di 80 libri con i maggiori editori italiani, alcuni dei quali tradotti in 15 Paesi. Tra i numerosi premi ha vinto, nel 2015 per la seconda volta, il Premio Andersen con La piccola grande guerra (Lapis) e nel 2007 il Premio Cento con Pelù il goleador (Einaudi).

Sonia Maria Luce Possentini è pittrice, illustratrice e docente di Illustrazione presso la Scuola internazionale di Comics di Reggio Emilia e l’Università degli studi di Padova. Ha preso parte a esposizioni personali e collettive, pubblicato albi illustrati, cover e manifesti per diversi editori. Tra i molti riconoscimenti, il Silver Award al concorso Illustration Competition West 49, della Società Illustratori di Los Angeles, e il Premio Gianni Rodari 2015 con il suo Poesie di luce (Motta junior).

IL LIBRO

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