La geografia della speranza
Un viaggio per scoprire un’Italia diversa
Mercoledì 30 settembre, per Edizioni Gruppo Abele, esce in libreria La geografia della speranza. Viaggio nell’Italia che resiste, di Martina Di Pirro, con prefazione di Giuseppe De Marzo e postfazione di Marco Revelli. Un reportage dal nord al sud dell’Italia sulle associazioni, le realtà e gli enti che diffondono e applicano sui territori buone pratiche d’integrazione, socialità e collaborazione.
Realtà contro le disuguaglianze
Disuguaglianza: una parola «stantia, pronunciata sempre più spesso da coloro che la producono», come afferma Martina Di Pirro nella sua introduzione. L’Italia è un paese colmo di disuguaglianze, siano esse di genere, di reddito, di possibilità o di opportunità. Disuguaglianze che il coronavirus ha esacerbato e amplificato. Ma è anche terreno fertile per la nascita di tante realtà, il famoso terzo settore, che fa della vocazione sociale, dell’integrazione e della cooperazione la propria mission. Realtà che si intrecciano e costruiscono reti fra loro per raggiungere meglio e prima i propri obiettivi. Fra queste spicca la Rete dei Numeri Pari, che fa da raccordo a più di quattrocento realtà che sui territori promuovono le buone pratiche sociali. Associazioni che sopperiscono al vuoto politico con azioni concrete di welfare, di supporto e di rigenerazione del territorio, e che Martina Di Pirro ha deciso di raccontare.
Agire sul territorio
La geografia della speranza è quindi un grande racconto di viaggio. Un reportage denso di spunti, con interviste a protagoniste e protagonisti che queste realtà le hanno create e le animano tutt’ora. Ma anche una testimonianza di quanto la pandemia globale di coronavirus abbia portato con sé una radicale trasformazione delle associazioni coinvolte e delle pratiche sociali che mettono in atto. Quindici realtà da nord a sud per rappresentare un’Italia che non si arrende alle disuguaglianze ma agisce quotidianamente per contrastarle: «Dalla Sicilia al Veneto, hanno dato vita a territori più coesi e inclusivi, tornando a dare valore alle aspirazioni fondamentali delle persone».
Un viaggio articolato lungo più di un anno, che ha portato Martina Di Pirro a incontrare realtà diversissime fra loro per scopi, progetti e pratiche. Fra queste, una Onlus che gestisce beni confiscati alle mafie, ma anche un centro sociale che organizza doposcuola, palestre e corsi di musica; un’associazione che fa incontrare chi ha necessità di cibo con chi ne ha troppo, ma anche un coordinamento di docenti che diffonde cultura e didattica contro le mafie; il polo che accoglie persone senza fissa dimora e lo stabile occupato che offre un tetto a chi non può permettersene uno. Alcune realtà giovanissime, altre con più di cinquant’anni di storia alle spalle.
La geografia della speranza è un’occasione per riflettere su quanto lavoro si faccia e su quanto ce sia ancora da fare sui territori, sulla strada. A volte sopperendo a una politica spesso chiusa nei suoi palazzi, sorda ai bisogni delle persone vere, vive e reali che le vivono accanto.
L’autrice
Martina Di Pirro è autrice e giornalista. Esperta di Africa orientale, Europa e diritti umani, collabora con testate nazionali e internazionali. Si occupa di comunicazione politica ed elaborazione di strategie digitali. Nel 2020 ha ricevuto il Premio per il giornalismo investigativo e sociale dell’Associazione Mani Tese, realizzato con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics).