Il Nord senz’anima
A vent’anni dalla nascita di Libera. Associazione nomi e numeri contro le mafie, dopo La scelta Libera. Giovani nel movimento antimafia esce il testo Passaggio a Nord. La colonizzazione mafiosa, di Nando dalla Chiesa, presidente onorario dell’associazione.
Il libro
Il libro è il punto di arrivo di un lungo percorso di studio e di impegno civile dell’autore.
«La mafia fa parte integrante della storia d’Italia. Vi ha messo lunghe e larghe radici. Ma la storia lontana e recente d’Italia viene scritta ignorando la sua esistenza. Come se la mafia non l’avesse attraversata dalla nascita del Regno unitario fino a oggi». La Grande Rimozione di cui si parlerà in questo libro incomincia qui. Dai libri di storia. Questa rimozione vale esponenzialmente per il Nord, dove le organizzazioni mafiose stanno attivamente partecipando alla costruzione della storia presente, dopo averne gettato la loro parte di fondamenta nei decenni passati.
Perché un altro libro sulla mafia e, in particolare, sulle mafie al nord? È l’autore a spiegarlo nel primo capitolo: «Perché il Paese sta vivendo un processo di accomodamento e contaminazione con culture e interessi di natura mafiosa. Lo fa per tante ragioni e in tante forme, che cercheremo progressivamente di spiegare. Lo fa in particolare nelle aree che una volta ne erano esenti, le regioni del Nord». E, ancora, lo stesso autore individua l’importanza di un libro come Passaggio a Nord richiamando: «la necessità di produrre conoscenza in una società svagata e irresponsabilmente (e tenacemente) digiuna di informazioni proprio su ciò che ne minaccia le libertà e la cultura civile. La necessità di scuoterla per quanto possibile da torpori intellettuali diffusi».
Sinossi
Mafia, camorra e soprattutto ’ndrangheta muovono e condizionano oggi la storia civile e culturale, economica e amministrativa, politica e urbanistica, delle regioni settentrionali. Al Nord stanno anzi provando a verificare la loro capacità di produrre storia in tutto il Paese dopo averla già prodotta per tutto il Paese. Già la Regione più importante, la Lombardia, ha visto franare la sua amministrazione, andando a nuove elezioni, per vicende di mafia. Già nei partiti politici figurano e crescono a ogni livello esponenti in rapporti elettorali con i clan. Già amministrazioni comunali (sempre meno di quanto accadrebbe, a parità di condizioni, al Sud) vengono sciolte per mafia. Già settori economici rilevanti sono presidiati dalle imprese mafiose e dai clan retrostanti.
L’autore
Nando dalla Chiesa, è ordinario di Sociologia della criminalità organizzata all’Università degli Studi di Milano, presso cui dirige l’Osservatorio sulla criminalità organizzata e insegna Organizzazioni criminali globali e Sociologia e metodi dell’educazione alla legalità. è presidente onorario di Libera, presidente del Comitato antimafia del Comune di Milano ed editorialista de il Fatto Quotidiano. Parlamentare per tre legislature, è autore di numerosi testi sociologici e di narrativa civile sul fenomeno mafioso.