Trovare le parole
Come raggiungere la convivenza delle unicità attraverso un linguaggio ampio
Mercoledì 30 giugno, per Edizioni Gruppo Abele, esce in libreria Trovare le parole. Abbecedario per una comunicazione consapevole, di Federico Faloppa e Vera Gheno. Dalla A come Ascolto alla Z come Zen, ventisei schede che approfondiscono da molteplici punti di vista l’uso del linguaggio e la capacità delle parole di influenzare il mondo che ci circonda.
Una faccenda complessa
Le parole costruiscono relazioni o le distruggono: dire – od omettere – una parola apre universi narrativi che bisogna saper maneggiare con cura per non ferire le altre persone. Con questa premessa nasce Trovare le parole: una guida pratica per una comunicazione consapevole, attenta alla convivenza delle differenze in un mondo perennemente interconnesso.
«Siamo da sempre abituati a concepire la comunicazione come qualcosa che di solito funziona e che occasionalmente, invece, fallisce», scrivono Vera Gheno e Federico Faloppa. Ma non è così: «La comunicazione è una questione così complessa che è normale che non funzioni, è quasi un miracolo che così spesso riusciamo a farla, bene o male, andare in porto». Questo abbecedario è un volume denso, diviso per schede – ventisei, un concetto per ogni lettera dell’alfabeto – che approfondiscono ognuna una diversa sfaccettatura del linguaggio, dell’uso delle parole, del narrare, dello scrivere e del parlare. Soprattutto in rete: «Nell’epoca dell’onlife educazione linguistica ed emotiva non possono prescindere dall’educazione digitale». Le parole che usiamo non sono solo parole, ma trasmettono idee, concetti, visioni del mondo. Come dei veri e propri atti linguistici, esse non si limitano a descrivere la realtà ma la influenzano, plasmando il nostro pensiero e l’approccio ciò che ci sta intorno.
Azione in prima persona
Le ventisei schede possono essere lette una di seguito all’altra oppure separatamente, ed ognuna apre un mondo di stimoli e di suggerimenti. Le voci rimandano all’attualità e introducono concetti chiave per comprendere la modernità. Si parla di sessismo nel linguaggio – con esempi concreti dell’uso della famigerata lettera schwa (ə) – mentre il capitolo L come Legislazione tratta il tema delle leggi contro l’omolesbobitransfobia. P come Politicamente corretto affronta il tema della libertà di parola e della responsabilità nella comunicazione, mentre in M come Misinformazione e Q come QAnon si approfondiscono disinformazione e fake news. E poi ancora big data, tecnologia, social network, victim-blaming, cyberbullismo, crimini d’odio…
«Questo libro punta a ottenere due risultati: favorire la comprensione di certi fenomeni e stimolare l’agentività, cioè l’azione in prima persona. Passiamo troppo tempo a lamentarci di come vadano le cose, e troppo poco a cambiare i nostri costumi personali». Trovare le parole è il libro adatto a chiunque voglia apprendere le basi per una comunicazione sana, attenta al prossimo, che costruisca ponti e non muri. Per un linguaggio più gentile che possa renderci delle persone che pensano – e dunque parlano – meglio.
Autorə
Federico Faloppa insegna Storia della lingua italiana e Sociolinguistica nel Dipartimento di Languages and Cultures dell’università di Reading (Regno Unito). Da oltre vent’anni è impegnato nello studio degli stereotipi etnici e della costruzione linguistica della diversità.
Vera Gheno è sociolinguista specializzata in comunicazione digitale, traduttrice dall’ungherese e aspirante divulgatrice. Dopo una lunga esperienza all’Accademia della Crusca oggi collabora con Zanichelli. Insegna all’Università di Firenze.