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Le storie servono a questo: a viaggiare nel tempo e nello spazio, ad aprire orizzonti prima ignoti, a fare esperienza di cose che altrimenti non vivremmo mai, a sperimentare il surreale e l’improbabile, qualche volta ad annusare l’impossibile.
È una giornata calda. Nel fresco della loro casa, Ahmed e Idil disegnano con i pastelli di tutti i colori. Si rincorrono e ridono, giocano aspettando il ritorno della mamma. Ma ecco che una bomba scava una voragine sotto i loro piedi. I loro occhi bruciano, la gola è secca. La loro voce è un lamento sottile e si sente appena. Soli, nel buio sotto le macerie, Ahmed e Idil continuano a disegnare. «Chiudi gli occhi e disegna quello che vedi», dice Ahmed alla sorellina. Nonostante la paura, sono i pensieri felici a tenere in salvo i due bambini: l’acqua della fontana di fronte a casa, l’arcobaleno, la mamma che presto arriverà. E le travi che li imprigionano si animano di colori e di forme. Poi, finalmente, i due piccoli sono salvi.
Pagine
48 |
Formato
cm 20,50×24 |
Anno
2016 |
ISBN
9788865791714 |